All’orizzonte due nuovi Corsi di Laurea: Scienze biologiche e Farmacia
Si è svolto il 17 marzo scorso presso gli Uffici di Presidenza del Consorzio universitario di Trapani un incontro con i docenti dello STEBICEF dell’Università degli Studi di Palermo per discutere su eventuali Corsi di Laurea, provenienti da quel dipartimento, che potrebbero andare ad arricchire l’offerta formativa già presente presso il locale Plesso universitario.
Lo STEBICEF è il dipartimento di Scienze e tecnologie biologiche chimiche e farmaceutiche dell’Ateneo palermitano.
All’incontro, autorizzati dal Magnifico Rettore dell’Università di Palermo prof. Massimo Midiri, hanno partecipato, per lo STEBICEF il prof. Vincenzo Arizza (direttore del dipartimento) e il prof. Giampaolo Barone (docente presso lo stesso dipartimento); poi i Sindaci di Trapani e di Erice Giacomo Tranchida e Daniela Toscano, l’Assessore al Comune di Trapani dr. Fabio Bongiovanni, il Presidente del Consorzio Universitario di Trapani prof. Francesco Torre e la direttrice del Consorzio Universitario dott.ssa Leonarda Garziano.
Assente perché trattenuto da altri impegni istituzionali il Presidente del Polo universitario di Trapani prof. Giorgio Scichilone.
Si è trattato di un incontro molto interessante ma interlocutorio in attesa che si programmino e si realizzino ulteriori significativi incontri con il Rettore, il Presidente del Consorzio Universitario, il Presidente del Polo universitario e i Sindaci del comprensorio trapanese interessati all’iniziativa.
Si mira ad attivare prossimamente a Trapani due Corsi di laurea: Farmacia (quinquennale) e Scienze biologiche (triennale, ad indirizzo ambientale).
Lo spunto è sempre quello che porta alla realizzazione dell’Università della Sicilia occidentale.
L’idea che ha incontrato il parere favorevole dei Sindaci di Trapani ed Erice purchè rientrante nei programmi sostanziali e negli impegni già in essere con il Magnifico Rettore dell’ Università di Palermo, punta a creare a Trapani e in provincia quelle intelligenze e quelle professionalità capaci di spendersi nel nostro Territorio per il benessere dello stesso evitando di impoverirlo costringendo le nostre migliori intelligenze e i nostri migliori laureati ad andare a lavorare altrove arricchendo altri territori e dunque altre economie.
Si stima che siano 30.000 ogni anno gli studenti che abbandonano i territori di Trapani e di Agrigento per andare a lavorare in altre realtà.
Molto presto pertanto saranno interpellate anche Aziende e Imprese che dovranno indicare le loro esigenze e soprattutto i profili professionali di cui hanno bisogno.
Francesco Torre